Quando si far riferimento alla cellulite, subito si pensa al grasso accumulatosi sotto la pelle, al tessuto adiposo in eccesso, a inestetismi cutanei che si vorrebbe eliminare mettendosi a dieta e facendo esercizio fisico. Si tratta non solo di un inestetismo epidermico, ma di una vera e propria patologia. Definita in Medicina come panniculopatia edemato-fibro-sclerotica (PEFS), oppure liposclerosi, o ancora come Adiposità localizzata, deriva da un’alterazione del tessuto sottocutaneo. Gli specialisti della Società Italiana di Medicina e Chirurgia Estetica che hanno studiato e trattato a fondo il problema, affermano che soffre di cellulite metà della popolazione e al 95% a lamentarsene sono le donne, ma anche gli uomini, e una gran parte di essi, accusano tali alterazioni adipose, che recano all’aspetto un deterioramento estetico, oltre che problemi di salute, non indifferenti e da non trascurare: e ciò vale anche per le donne. Il fenomeno patologico e inestetico è popolarmente localizzato sulle cosce, sui glutei, sull’addome, sui fianchi e sulle braccia o sulle caviglie, ed è conosciuto con il tipico effetto a buccia d’arancia. Abbiamo chiesto al dottor Antonio Cerciello, medico chirurgo di Napoli, esperto di Medicina Estetica e Medicina Biointegrata – in quanto in ambito estetico, egli da anni esercita anche metodiche e trattamenti della Medicina alternativa e l’Omeopatia –, come affronta e risolve il problema: quale cura e terapia, come specialista, indica alle sue pazienti.