Formazione Medica Continua: la formula vincente

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La formazione continua dei medici come supporto al risk management

La formazione continua dei medici è uno dei punti cardine per la gestione del rischio sanitario e della prevenzione della malpractice. Uno dei requisiti basilari dell’assistenza sanitaria, insieme all’efficacia e all’appropriatezza, è certamente quello della sicurezza.

Non si può neppure cominciare a parlare di qualità, cioè di conformità del sistema di erogazione a quanto progettato, di capacità dei processi di raggiungere gli obiettivi stabiliti, di potenziale di innovazione, se non esistono in partenza condizioni che garantiscano la razionalità delle attività successive.

Nel sistema sanitario non dovrebbe verificarsi fallimenti. Essendo tuttavia un sistema complesso il rischio è alto, anche quando siano state assunte debite precauzioni in fase di progettazione dell’ambiente e delle modalità di erogazione delle prestazioni che di per sé comportano un rischio, spesso in relazione alle caratteristiche biologiche dell’individuo.

E’ tipica del sistema la prevalenza dell’uomo sulla macchina e quindi la possibilità dell’errore; la tipologia del danno è grave in quanto è sulla persona. L’imputabilità dell’errore determina inoltre comportamenti difensivi che tendono a mascherare l’importanza numerica e la gravità dei fenomeni, rendendone, di conseguenza, difficile la gestione e in particolare la prevenzione.

Nel nostro paese il tema della sicurezza, in riferimento alle organizzazioni sanitarie, ha avuto attenzione per gli aspetti strutturali. La gestione della sicurezza, intesa soprattutto in riferimento all’ambiente e alle attrezzature di protezione, ha avuti impulso dalla legge 626/94, le cui prescrizioni hanno efficacia non solo sui lavoratori, ma anche su tutti coloro che condividono i luoghi fisici dove si realizzano le attività.

Esiste, tuttavia, un rischio specifico per i pazienti in quanto tali, collegabile ad errori o effetti negativi della attività clinico – assistenziale.

Tali situazioni configurano la definizione, utilizzata in conteso anglosassone, di “evento avverso”.

Essa risulta peraltro confondente in quanto assomma la situazione di rischio, insita in imprevedibili reazioni biologiche del paziente, a quelle determinate da “mancanze”, umane o del sistema, in cui vengono erogate le cure.

Al momento attuale si preferisce perciò parlare di “patient safety, intendendo il risultato di un approccio globale, orientato alla gestione, che comprende e tende ad integrare aspetti di sicurezza strutturale; le attività di trattamento degli eventi avversi (farmaci, infezioni nosocomiali, complicazioni post – chirurgiche, ecc…)

come tradizionalmente affrontate in ambito clinico. Azioni che tendono ad affrontare il problema degli “errori” attraverso il ricorso a metodi e teorie di recente individuazione e in fase di sviluppo (meccanismi della decisione clinica, teorie sull’affiancamento, e in generale ergonomia, trasferimento di conoscenze, etc.); pratiche organizzative che derivano da approcci utilizzati in settori non medici (ricerca sui fattori umani, tecnologia dell’informazione, modellizzazione funzionale, ecc…). Si va diffondendo nel mondo la consapevolezza che le carenze in sicurezza nella sanità hanno “dimensioni epidermiche”, nonché la considerazione che il “sistema” che governa le modalità di erogazione delle cure dovrebbe aiutare chi vi opera a non sbagliare e a imparare dall’errore. Quindi, in questo ambito, si inserisce la formazione continua dei medici per poter ridurre al minimo l’errore “umano”, inserendo modalità e tecniche comunicative che portano al confronto e allo sviluppo della professione medica. La diffusione dei casi di malasanità, o quanto meno quella percepita dai pazienti, sta portando chi opera a lavorare con minore serenità.

MB Assicurazioni, quindi, si propone di affiancare le strutture e il personale medico affinché ricevano aggiornamenti, consulenza e formazione dei professionisti sanitari per ridurre al minimo i rischi legati alla malpractice, comunicazione errata tra pazienti e medici e prevenzione del rischio sanitario.

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