Lo stato di benessere, quale si dovrebbe registrare a 20 anni, oggi nel mondo risulta molto diminuito se confrontato a come vivevano i giovani solo pochi decenni fa. A rivelarlo un’indagine da cui si evince che l’umore e l’ansia nei giovani si ripercuotono in modo importante. L’Università Cattolica tramite l’Istituto Toniolo con il centro ricerche Ipsos ha potuto documentare che l’universo giovanile nel nostro Paese non gode di buona salute sul piano psicologico ed esistenziale. In poche parole la qualità della vita dei giovani italiani si mostra penalizzata. Questo quadro nazionale, come si è percepito dall’indagine recente, trova riscontro in tutto il mondo.

Le giovani generazioni, sparse su tutta la Terra, risentono di un disagio esistenziale, che ha radici non solo rintracciate nella pandemia appena superata, nella crisi climatica tuttora in corso, nell’impiego di smartphone e social invadenti e invasivi. Ma anche in altre concause anche più profonde. Che definiscono la qualità delle relazioni, vissute di giovani. Un’altra ricerca, svolta dal Global Flourishing Study, attraverso un gruppo di più centri d’indagine, ha registrato che nell’arco di cinque anni in ben 22 Stati, 200.000 persone intervistate hanno dichiarato apertamente la loro scontentezza su più livelli, da quello materiale a quello spirituale, per quanto riguarda la loro esistenza quotidiana. Allora, in base a tale sondaggio, dal Brasile all’Australia, dalla Tanzania alle Filippine, compresi gli Stati Uniti d’America e la Scandinavia, la nozione di “prosperità” viene descritta nei grafici ad andamento piatto e in fase di marcato declino.

Concentrandosi sui giovani, tale indagine riflette un disagio generalizzato, dovuto soprattutto alla solitudine e all’isolamento. Se una colpa si deve attribuire, si teme, o s’ipotizza, siano i dispositivi digitali, il loro uso improprio, a rendere inadeguati i giovani d’oggi. Perché l’era digitale ha rivoluzionato il sistema delle relazioni umane. Disumanizzandole. Senza voler demonizzare la tecnologia adottata, si registra un cambiamento in positivo, nella ricerca del benessere esistenziale tra i giovani, solo quando i rapporti umani tornano a essere rivalorizzati nel vero senso della parola, con contatti aperti a tu per tu, amicizie autentiche e lo stare in gruppo, senza l’interfaccia di schermi e tastiere.
