Il venir meno di Allianz nella convenzione con Aci Sport per la copertura assicurativa nelle competizioni automobilistiche (il rally, in particolare) registrerebbe un equivalente passo indietro nel panorama assicurativo relativo al mondo dello sport.
La stagione 2025 delle sfide sportive nel contesto delle piste automobilistiche presenti in Italia rischia di essere compromessa. Il settore specifico, in ambito assicurativo, a causa del ritiro da parte del colosso Allianz, può risentire di questa lacuna importante, mettendo a repentaglio, non più per ragioni meramente burocratiche o amministrative, ma marcatamente di natura operativa, il decorso regolare del processo agonistico sportivo dei campionati automobilistici, e soprattutto dei rally, previsti e ricorrenti in Italia, nelle superfici di gare anche rinomate con auto da corsa.

In seguito al commissariamento di Aci Sport per iniziativa del nostro Governo, il tentativo di salvare la copertura assicurativa tramite l’intervento di Unipol non ha riscontrato il successo sperato, per via di intercorse tensioni interne tra i contraenti stessi. Infatti, molte strutture e agenzie sportive, legate al mondo del rally in particolare (tra l’altro le auto da rally non sono riconosciuta dal CDS), si sono trovate in assenza di polizze assicurative, nell’impossibilità di fare contratti di copertura a tutela del loro organico e parco auto, e sono tuttora in cerca di organismi assicurativi in grado di fornire le garanzie adeguate e stipulare convenienti misure di copertura assicurativa, onde consentire la partecipazione alle competizioni sportive in assoluta sicurezza.
Il problema risulterebbe anche di natura tecnica, in quanto nei database e nei software della gestione assicurativa in uso nelle pratiche di agenzie, enti e strutture di competenza nella regolarizzazione di coperture assicurative nel comparto di ANIA, la voce “rally” non è contemplata e si annulla automaticamente ogni possibilità di formulare contratti assicurativi in materia. Perciò non è in alcun modo possibile avere accesso ai canali assicurativi, né per chiedere e fare preventivi, né per stipulare appunto eventuali contratti di copertura, né per trovare soluzioni alternative.

Quest’incertezza in un contesto assicurativo carente inficia la regolare e serena partecipazione delle auto da corsa, in particolare da rally, nell’organizzazione e svolgimento delle specifiche competizioni sportive, che pure godono in Italia di un interesse molto esteso a livello agonistico.
Si tratta di un problema ancora aperto, che, nel mondo assicurativo, per quanto riguarda le competizioni sportive di rally, pare nemmeno sia contestualizzabile o affrontabile, in quanto il settore delle auto e gare sportive di rally non viene nemmeno preso in considerazione, e non rientra affatto nella contrattualistica assicurativa come oggetto di pertinenza e copertura, sia perché si valuta il rischio delle corse di rally troppo elevato e quindi non assumibile, sia perché la logica del profitto, risultando anche i premi troppo alti e il calcolo del rischio sottostimato, fa da sbarramento al sereno proseguire di una tradizione sportiva consolidata e ben radicata nel nostro Paese, che rischia sul serio di essere interrotta proprio nel 2025.

La giunta sportiva dell’Aci e il suo nuovo commissario, Tullio Del Sette, sono chiamati a reperire urgentemente dei rimedi risolutori nell’ambito delle coperture assicurative inerenti le gare e le auto da rally, altrimenti gli organizzatori e i protagonisti di tali eventi sportivi, nel corso di quest’anno, nel 2025, non potranno più contare sull’effettiva realizzazione della stagione delle specifiche e consuete competizioni, sinora sempre avvenute a regime (fino al termine del 2024), e non usufruiranno più di sponsor e investitori, proprio perché è venuto a mancare un elemento essenziale, per non dire vitale, e indispensabile a un corretto e lineare iter procedurale delle sfide sportive tra auto da rally: la copertura assicurativa.
Forse, in base a voci di corridoio, più o meno confermate, una possibilità di risolvere in positivo il problema esistente nel mondo del rally e della sua necessaria copertura assicurativa finalmente diventa concretizzabile, grazie al fatto che Sara Assicurazioni, molto sensibile da lungo tempo a queste tradizioni sportive che riguardano le corse automobilistiche, si è mostrata ben intenzionata a favorire gli organizzatori di tali eventi sul piano delle coperture assicurative, subentrando così ad Allianz e Unipol, e consentendone con efficacia la continuità, la durata e la regolarità dell’esecuzione, senza più contraccolpi, carenze, amare sorprese e incognite.
