Post-Covid: assistenza sanitaria e cura

Cura e assistenza per pazienti post-covid

Intervista alla Dottoressa Agnese Cremaschi

Gli studi e le statistiche più recenti parlano chiaro: un paziente su due, e secondo altre indagini otto pazienti su dieci, anche se sono usciti incolumi dalla pandemia, dopo aver superato l’infezione dal covid19, non risultano ancora completamente guariti.

Trascorsi molti giorni, o addirittura mesi, i pazienti riscontrano problemi fisici e psichici di varia natura, che non consentono loro di tornare a una vita normale.

Dal Policlinico Gemelli di Roma al San Gerardo di Monza al San Giovanni XXIII di Bergamo e in tanti altri ospedali e strutture sanitarie del nostro Paese, i medici stanno lottando contro il cosiddetto Post-Covid, i cui sintomi e le cui patologie emergono dopo essere risultati finalmente negativi al virus.

Problemi di stanchezza cronica, depressione, anomalie cardiologiche, ansia, insonnia, dolori muscolari, problemi olfattivi e legati al gusto, incapacità a concentrarsidermatiti, alopecia, difficoltà d’ambulazione e alimentazione rientrano nella casistica dei disagi post-covid.

Abbiamo chiesto alla dottoressa Agnese Cremaschi, Direttore Generale del Poliambulatorio “Modoetia” di Monza (Via Sempione 14. Tel.: 039 230 1088. Cell.: 340 786 5567. E-mail: info@poliambulatoriomodoetia.it. Orari di visita: lunedì – venerdì h8.00-20.00; sabato h8.30-12.30) come venire incontro ai pazienti che stanno soffrendo per il post-covid, se esistono cure, come si sta operando a livello medico e come si sta muovendo l’assistenza sanitaria a riguardo.

Dottoressa Cremaschi, come Direttrice Sanitaria di un Centro Clinico, le risulta che quest’incidenza di malati di post-covid sia un fenomeno serio da non sottovalutare e stia diventando preoccupante? La situazione è davvero così grave, da che cosa lo si deduce e come la si può fronteggiare? 

Si, perché nel corso di quest’anno si è visto che più della metà delle persone che hanno contratto il Covid-19 poi hanno accusato una varietà di sintomi dovuti al passaggio del virus nell’organismo indipendentemente dalla gravità della malattia – quindi non solo chi ha avuto la polmonite ma anche chi NON ha avuto insufficienze respiratorie acute.

Il numero della casistica è diventato allarmante, e molte persone si sono sentite sole ad affrontare questa sindrome, spesso con molte domande e poche risposte hanno cercato il confronto e il conforto online per capire se anche altre persone stavano soffrendo come loro.

Questo gruppo di sintomi da sindrome post covid  impattano notevolmente nella vita quotidiana, non solo le persone più anziane, anche le persone giovani e gli sportivi, hanno avuto difficoltà a riprendere la vita di tutti i giorni, anche la propria routine lavorativa riscontrando un decadimento fisico, cognitivo, mentale e anche estetico.

Ecco che è divenuto necessario essere vicino professionalmente a queste persone e approntare per questi pazienti un percorso riabilitativo a 360 gradi per aiutare e sostenere l’organismo a superare questo momento in cui risulta profondamente debilitato.

Come s’intende reagire a livello sanitario e terapeutico? Presso la vostra Struttura siete operativi anche in questa direzione e in questa fase traumatica e patologica definita post-covid?    

Proprio per la vocazione con cui è nata la nostra struttura abbiamo subito capito che era importante reagire a livello sanitario e terapeutico.

Come prima cosa in questo anno ci siamo tenuti costantemente aggiornati con tutti i dati e le ricerche afferenti questa sindrome a cui la scienza con il passare dei mesi ha dato pieno riconoscimento della sua esistenza.

A livello sanitario e terapeutico agiamo con un approccio multidisciplinare integrato, interveniamo sulla complessità dei bisogni dei pazienti mettendo al primo posto l’ascolto della persona, la valutazione terapeutica personalizzata con l’obbiettivo di offrire un supporto al paziente per tornare a fare quello che faceva prima di contrarre il virus.

Un paziente che lamenta certi sintomi viene accolto da un’equipe multidisciplinare per un consulto mirato, consulto che parte sicuramente dal consiglio di effettuare esami di routine ed alcuni esami specialistici per inquadrare la persona e poter avere un’anamnesi articolata.

In qualità di medico specialista in medicina estetica e benessere, ritiene che in questo specifico ambito medico si possano trovare cure, terapie e forme di assistenza per i pazienti affetti da post covid?

Assolutamente si, nella sindrome post covid troviamo anche affezioni della pelle, e un generale invecchiamento della pelle. Il non riconoscersi più allo specchio riscontando un decadimento incide notevolmente sulla propria salute mentale può generare ulteriori stati di ansia e depressione.

Il tornare come prima di contrarre la malattia non può escludere la componente estetica che è sicuramente parte integrante della persona.

Che genere di cure e tipologia di assistenza possono essere fornite al paziente post-covid, ricorrendo alla medicina estetica e a terapie del benessere?

Nel trattamento post covid a livello cutaneo si possono trattare tutti quelli che sono i vari tipi di affezioni dea pelle come eritemi e ponfi, molto comuni dopo il passaggio di un virus importante.

Molto utile l’applicazione di bio rivitalizzanti e anche la tecnica dermapen un trattamento di biostimolazione per portare sostanze nutritive alla parte più profonda del derma stimolando le cellule che producono collagene.

Anche la perdita dei capelli o casi di alopecia molto comune post covid 19 possono essere trattati con fiale rinforzanti ed appositi trattamenti al cuoio capelluto.

Inoltre è importante la valutazione, il  supporto e l’ integrazione nutrizionale per l’apporto di aminoacidi anche ricorrendo ad integratori per rinforzare l’organismo e a multivitaminici e sali come zinco rame selenio silicio ed equiseto.

In base alle sue competenze mediche, quali vantaggi o miglioramenti sul piano psichico e fisico recano le prestazioni professionali offerte ai suoi pazienti?

Innanzitutto sul piano psichico un paziente che si sente ascoltato, capito e accompagnato in un percorso prova già sollievo, non si sente più solo e ricomincia ad avere la speranza di poter ricominciare a stare meglio, tornare a stare come prima e a vedere la luce in fondo al tunnel.

Il counseling e il supporto psicologico sono essenziali, anche la riabilitazione respiratoria e gli esercizi di medicina fisica e riabilitativa come gli esercizi di respirazione e riabilitazione motoria possono aiutare molto in questa fase.

Inoltre la consapevolezza di essere seguiti in un iter individuale che abbraccia diverse discipline della medicina dà modo alla persona di recuperare la propria salute e averne maggiore coscienza del proprio corpo.

La nuova frontiera della medicina, che si è scoperta con la branca della medicina estetica e le terapie del benessere, può dunque dare risposte certe di guarigione ai pazienti affetti di post-covid? Se è così, quali sono le terapie o le cure di cui si fa maggiormente richiesta o sono suggerite e ribadite dai medici in vista e in funzione di un percorso sanitario di miglioramento della propria salute?   

Dopo questo tipo di malattia è necessario valutare attentamente lo stato di salute degli organi interni e della cute, lo stato generale in cui si trova la persona sotto tutti i punti di vita con un’anamnesi approfondita e multidisciplinare, senza porre in secondo piano le componenti estetiche, e tenendo conto di eventuale perdita di peso e massa muscolare.

È importante fare ricorso a terapie che mirano a riportare il sistema immunitario ad uno stato di efficienza, alla riabilitazione respiratoria e motoria.

Una terapia innovativa è l’auto emo ozono terapia che ripristina lo stato del sistema immunitario e l’ipoderma.

Di Mauro Nicola

 

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